Animando...

Votes given by °*blugoccia*°

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    Visto che ho appena fatto due scatti alla mia Toki con il suo regalo di natale :P ve la faccio vedere :3

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    ciao a tutti :)
    mi permetto di incollare una traduzione fatta da una dolce fanciulla da un sito tedesco. credo che potrà ben spiegare ed illustrare chiaramente le differenze tra trattamento da negozio, e trattamento presso la casa di un volontario che ama l'animalino soccorso :)

    1) La maggior parte dei venditori nei negozi di animali non hanno alcuna formazione specialistica e non si intendono di animali. Secondo la legge, deve essere sempre presente in negozio un venditore specializzato, ma teniamo presente che se ha ottenuto la specializzazione 20 anni prima, la sua preparazione sarà in ogni caso carente. Abbiamo fatto delle prove a campione e molti negozi non le hanno superate. La preparazione, nei negozi di animali, è normalmente orientata alla vendita, non alle necessità degli animali. La maggior parte di questi negozi hanno nei loro magazzini quasi solo gabbie piccole e dolcetti dannosi per i piccoli animali, e vendono queste cose assieme ad ogni bestiola. Ed il risultato è che quasi tutti i piccoli animali, dopo come prima, vengono nutriti in modo malsano e vivono in gabbie troppo piccole.
    "Ma perchè è così?" Perchè qui purtroppo la domanda determina l'offerta. I piccoli animali, in genere, vengono venduti come giocattoli per bambini: gabbie minuscole, semplice mangime pronto e dolcetti, sono tutto ciò che gli acquirenti desiderano, e perciò questo è quanto ricevono. Se ciò sia anche il giusto per gli animali, non interessa al proprietario del negozio, che vuole (e deve) fare profitto.
    Come in un negozio di alimentari si trovano in grandi quantità dolci, sigarette ed alcolici, benchè non siano consigliabili per la nostra salute, così nei negozi di animali si vendono molti prodotti che non fanno bene alle bestiole.


    2) Molti animali in vendita nei negozi provengono da allevamenti di massa, da cattivi allevatori, o da vivai per riproduzione. Anche se viene volentieri pubbilcizzata la provenienza da un certo allevamento, chi sa come davvero là stanno le cose? La realtà, nei grandi allevamenti di massa, è più o meno questa: i genitori vengono tenuti in piccolissime scatole da allevamento, spesso perfino senza nessun tipo di arredo all'infuori della lettiera. Questi animali sovente, in tutta la loro vita, non vedono mai la luce del giorno, non hanno nessun cambiamento; da mangiare ricevono solo il monotono pellet e trascorrono la loro breve vita come macchine da riproduzione. Conigli e porcellini d'india stanno in piccole umide stalle di legno all'aperto, esposti senza alcun riparo alle intemperie. Giornalmente passa un addetto, prende i piccoli da vendere ed elimina le bestiole morte. Poi sparge del mangime nelle scatole, e gli animali non ricevono altre attenzioni.
    Anche presso i cosiddetti " amorevoli allevatori di piccoli animali" , questi stanno abbastanza spesso in piccole scatole o gabbie all'aperto, e non sono tenuti molto meglio che presso i grandi allevamenti di massa.

    Alcuni negozi non separano affatto le bestiole secondo il sesso, ed invece domandano ai clienti di portare da loro i cuccioli indesiderati. Come i cuccioli vengano tenuti e nutriti da questi privati, non viene controllato da nessuno, ma viene raccontato che si tratta di un "amorevole allevamento privato". Ogni amorevole allevamento privato potrebbe anche consistere in una sovraffollata minigabbietta sul balcone od in cantina, dove gli animali vivono nella sporcizia....nessuno lo sa ed a nessuno interessa.
    Spesso piuttosto avviene, in questi allevamenti privati, che una coppia vive in una gabbietta e la femminuccia ogni due settimane partorisce i cuccioli, i quali a loro volta, dopo poche settimane, sono sessualmente maturi. Queste femminucce non fanno mai una pausa, e muoiono molto presto per lo stress.

    Se proprio volete acquistare il vostro animale in un allevamento, allora fatevi dare l'indirizzo ed andate sul posto voi stessi a controllare. Solo così potete essere sicuri che i cuccioli provengano da un buon allevamento.


    3) I cuccioli vengono tolti troppo presto alla madre. I motivi sono semplici: più breve è la permanenza del cucciolo nell'allevamento, più bassi sono i costi del mangime e della lettiera e le spese del lavoro. Molti clienti richiedono quei cucciolini graziosi, senza sapere cosa fanno a se stessi ed ai piccoli. Questi piccini normalmente non hanno ancora ben sviluppato il loro sistema immunitario, e perciò si ammalano facilmente. Molti di essi già non sopravvivono al trasporto ed alla vendita. Nei casi peggiori i cuccioli vengono tolti alla madre ancor prima dello svezzamento, affinchè essa possa restare subito incinta di una nuova cucciolata.

    Un altro punto importante, ma purtroppo sottovalutato, è questo: molto spesso questi giovani animali sono estremamente asociali, perchè non hanno potuto crescere assieme agli altri piccoli e imparare dagli adulti. Essi non sanno sottomettersi, non sanno trattare con i compagni; e la cosa si fa molto difficile quando devono essere integrati in nuovi gruppi. Questi animali mettono poi al mondo altri cuccioli incapaci di socializzare. E così animali sociali si trasformano in problematici animali mordaci e solitari, e questo naturalmente procura una grande frustrazione ai proprietari.


    4) Il trasporto dall'allevamento al negozio è terribilmente estenuante per gli animali. I cuccioli vengono posti in cassette e spediti col camion attraverso tutto il paese e gli Stati confinanti.
    In questi trasporti la percentuale dei cuccioli morti è del 20%. Va un po' meglio se l'allevamento si trova abbastanza vicino al negozio, ma lo stress è sempre grande.


    5) Purtroppo nei negozi quasi mai viene rispettata la quarantena per gli animali appena acquistati. I cuccioli vengono semplicemente gettati nel contenitore (gabbia, recinto) assieme agli altri animali già presenti, ed esponendoli così a tutti i germi possibili. A questo si deve aggiungere che i piccoli sono da subito costretti , trovandosi in un gruppo straniero, a lottare per difendere la loro posizione: per una piccola cavia di tre settimane, o per un cucciolo di coniglio di sei settimane si tratta di una grande sfida, soprattutto perchè le gabbie dei negozi sono quasi sempre troppo piccole, e come rifugi ci sono delle casette assolutamente inadeguate. Perciò i giovani animali di poche settimane di vita devono già combattere per la prima volta per il rango nel gruppo, e perfino per la loro vita; e devono continuare a lottare ogni giorno con nuovi animali appena arrivati.
    Per lo stress ed i molto agenti patogenti nella gabbia ( che vengono introdotti da molti diversi animali dai diversi allevamenti ), molti animali muoiono poco dopo la vendita. Ogni socializzazione è puro stress, e gli animali nei negozi devono sopportare tutto questo praticamente ogni giorno!


    6) Quasi nessun negozio di animali usa il cibo fresco. Per lo più vengono dati solo pelletts, cibo secco e, quando gli animali sono fortunati, carote. E così l'intestino dei piccoli viene danneggiato fin dall'inizio con una alimentazione sbagliata.


    7) Le femmine dei negozi sono spesso gravide già al momento dell'acquisto. Adesso molti negozi separano gli animali per sesso, ma tuttavia ci sono ancora sempre delle gravidanze indesiderate, perchè il personale non è in grado di attuare una distinzione dei sessi. Perfino per gli esperti non è semplice determinare il sesso su un cucciolo di poche settimane. Perciò continuano ad arrivare dei potenti maschietti nel recinto delle femmine.


    9) Molti piccoli animali, che dovrebbero in realtà vivere in gruppo, nei negozi vengono venduti singolarmente. Peggio ancora, i conigli vengono singolarmente venduti assieme alle cavie,affinchè non possano riprodursi. In modo totalmente senza scrupoli, si ignorano i bisogni degli animali e si dichiara che le specie diverse si capiranno benissimo.
    D'altra parte, succede continuamente che animali che dovrebbero assolutamente vivere da soli, come ad esempio i criceti (specialmente i dorati), vengono venduti a gruppi.


    10) Ci sono negozi che puntano su un trucco schifoso: la compassione! Tengono male gli animali appositamente, e piazzano quelli invendibili nelle gabbie più piccole, in zone del negozio dove non possono passare inosservati. Talvolta il venditore racconta anche una storia su quell'animale, in cui si descrive il motivo per cui l'animale non venne finora venduto. Con questo trucco si ottiene che gli amanti degli animali comperano quella povera bestiola per salvarla. Appena la gabbia è vuota, arriva un altro animale nelle stesse condizioni.
    In questo modo viene guadagnato molto denaro, ma non si aiutano gli animali. Questi animali "di scarto" sono spesso malati e socialmente disturbati e la maggior parte non può più vivere normalmente.

    Ma non sarebbero mai esistiti questi poveri animali, se delle persone compassionevoli non li avessero continuamente comperati. Se restassero invenduti, il negoziante pretenderebbe dall'allevatore solo animali sani. Allora l'allevatore, non avendo più compratori di animali malati, capirebbe di non poter più guadagnare con gli animali malati, e che sarebbe suo
    interesse tenerli meglio ( questa è la speranza....ma non posso nascondere che allevatori senza scrupoli uccidono semplicemente questi animali).

    Anche se tutti i proprietari di negozi di animali minimizzano queste condizioni o affermano che da loro le cose non stanno così, controllate voi stessi molto bene!

    Nessun negozio di animali potrebbe avere un buon guadagno, se curasse e tenesse gli animali come si deve.
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    Questo discorso puoi portarlo con le tartarughe che sono specie protetta in quanto in via d'estinzione.
    Contrariamente non puoi farlo con criceti o scoiattoli tamia (parlando di esotici ed escludendo cani e gatti). I negozi di animali sono stra pieni di queste povere creature malnutrite e maltrattate, metterne a mondo delle altre non ha senso. Anche perché molte persone vendono tante cucciolate ai negozi di animali.
    La tartaruga è un animale da far accoppiare, lo scoiattolo tamia (ipotizzando questo, ma anche criceti intendo) no. Bisogna trovare adozione a quelli che sono in stallo invece di metterne al mondo degli altri, non ha senso. E ti assicuro che ne esistono a migliaia di animali che cercano casa...
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    Che dolce!!! *-* Tantissimi auguri a Birillo allora!!! :) Voi siete abituati a fare qualcosa in occasione del compleanno dei vostri cuccioli?
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    Pasta Frolla



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    Informazioni/Consigli
    La pasta frolla è uno degli impasti più conosciuti e utilizzati nella pasticceria, per crostate e biscotti per esempio. La preparazione della pasta frolla è si molto semplice, ma bisogna avere delle piccole attenzioni per la sua buona riuscita. Un esempio? Usate lo zucchero a velo invece di quello semolato: a contatto con il burro e i tuorli si scioglierà più facilmente e otterrete un impasto più fine! State molto attenti al calore, data la grande quantità di burro nel composto.

    Difficoltà
    Facile



    Ingredienti per 1Kg di impasto
    -Farina 500gr
    -Zucchero (possibilmente zucchero a velo) 200gr
    -Tuorli 4
    -Burro 250gr
    -Scorza di un limone
    -Sale


    Preparazione

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    Riunite in un mixer la farina setacciata, un pizzico di sale e il burro freddo (preso dal frigo) tagliato a pezzi. Frullate fino ad ottenere un composto "sabbioso". Prendete quindi il composto farinoso e disponetelo su un piano da lavoro liscio.
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    Ricoprite il composto con lo zucchero a velo e fate la cara e vecchia fontana. Al centro di quest'ultima mettete i tuorli d'uovo e la scorza di limone. Ora sbattete prima le uova al centro della fontana e piano piano iniziate ad amalgamare con una forchetta.
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    Quando la farina avrà assorbito le uova, potete iniziare a lavorare con le mani, delicatamente. Giusto quel che serve per compattare l'impasto, perchè il calore delle mani potrebbe far diventare il composto friabile. Formate un "panotto", schiacciatelo leggermente e avvolgetelo nella pellicola. Mettete in frigo per almeno 30 minuti. La vostra pasta frolla è pronta!

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    Benvenuto amico ...ehm... no dai, conoscente misterioso! Ci siamo mai visti/sentiti?
    Il tuo modo di parlare mi ricorda tanto qualcuno...

    Beh, buona permanenza qui con noi! ^^
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    Messeri, compagni, prodi, buonsalve. Che la mia persona, che il mio verbo siano fonte di lietezza. A tal scopo, a tal fine, per tal motivo, a voi il mio essere fa riferimento. Per amore, in quanto animalista. Per servirvi e riverirvi, il qui presente napoletano Vittorio, 17 anni. Pasticcere e psicopatico, la follia ai vostri ordini ordunque!

    P.S. La droca drocata con la droca dentro!

    Edited by ThePsycho - 20/7/2014, 01:03
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    Ciao a tutti. Dopo l'intervista di sabato scorso non potevo perdermi questo forum. Un grazie a Mario ed Erika . Ci siamo divertiti e credo che abbiamo insieme fatto qualcosa di utile . Chi ha seguito l'intervista sa che insegno e che cerco, nel mio piccolo, di fare la mia parte nella difesa dei nostri compagni di strada a 4 zampe. Un abbraccio a tutti e speriamo di aver modo di aprire discussioni interessanti
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    Mi è piaciuta molto :-D
    Lorenza poi sembrava davvero a suo agio...per cui il tutto è risultato piuttosto scorrevole.
    Unico appunto che posso fare è che in certi momenti parlavi davvero veloce xD
    Per il resto,l'argomento è stato interessante e il fatto che la 'sede' delle prossime puntate sarà proprio lì rende il tutto un po' più professionale :)
    Bravi!
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    Introduzione:
    Trachemys è un genere di rettili appartenente all'ordine delle testuggini. È una tartaruga d'acqua dolce diurna che in cattività può vivere in media fino a 35 anni se tenuta in condizioni ottimali, mentre allo stato brado supera con difficoltà i 25-30 anni.
    Genere cosmopolita, robusto e dalle grandi capacità di acclimatazione ed adattamento ha una estesa diffusione nelle Americhe, con un areale che partendo dai confini meridionali del Canada si protende fino in Argentina. A seguito di massicce esportazioni a scopi commerciali dagli Stati Uniti, alcune specie sono divenute endemiche di molte zone dell'Europa, dell'Asia e dell'Australia. I loro habitat preferiti sono i laghi, gli stagni e i fiumi dal corso d'acqua lento e fangoso con abbondanza di piante acquatiche e pesce. D'estate al prosciugarsi delle pozze d'acqua scavano delle buche nel fango o si riparano nei boschi o nell'erba alta.

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    Caratteristiche:
    La pigmentazione del carapace varia molto a seconda della specie ed è formata da una mescolanza di colori e tonalità secondo complessi disegni per aumentarne il mimetismo, i giovani esemplari presentano una colorazione più vivace. Il capo spesso presenta una caratteristico disegno che delinea la zona auricolare. Alcuni esemplari tendono con gli anni ad assumere una colorazione molto scura. Questa caratteristica si presenta in molte specie di Trachemys rendendole indistinguibili tra loro tanto che in passato furono ritenute specie a se stante con il nome di Trachemys rugosa. Il piastrone è generalmente di colorazione gialla con delle macchie scure.
    Le Trachemys, in particolare le scripta scripta e le scripta troosii, non sono portatrici di alcuna malattia,diversamente dalla loro sorella sthrenoterus odoratus.
    Pacifiche, vivono spesso in colonie che non superano la decina di esemplari. Amano oziare e stare fuori dall'acqua sotto i raggi del sole. Sono rettili dai modi rilassati ma sono sempre allerta e alla vista di un pericolo o di qualsiasi altra cosa possa incutere loro timore, si tuffano in acqua per proteggersi.

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    Dimorfismo sessuale:
    Il riconoscimento del sesso avviene attraverso l'individuazione dei caratteri sessuali secondari. La coda del maschio è lunga, robusta e grossa alla base, a causa della presenza degli organi riproduttivi, via via diventa più fine, le unghie sono molto sviluppate specialmente sulle falangi centrali, il piastrone è leggermente concavo e il carapace solitamente più appiattito rispetto a quello di una femmina. I maschi sono più piccoli rispetto alle femmine. Allo stato naturale i maschi raggiungono la maturità sessuale a 2-5 anni di età, a una lunghezza del piastrone di 9–10 cm. La femmina ha invece coda tozza e unghie corte. Il carapace può essere bombato. La femmina è più grossa rispetto al maschio, diventa sessualmente matura quando raggiunge in media una lunghezza di 15–18 cm.
    Il sesso non si può riconoscere prima dei 4-5 anni di età.

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    Alimentazione:
    Le tartarughe del genere Trachemys sono onnivore. Sono animali particolarmente voraci, quindi se tenute in cattività devono essere supervisionate per quanto riguarda la quantità del cibo. I giovani esemplari, di età inferiore ai tre anni, sono prevalentemente carnivori e si nutrono di piccoli invertebrati e vertebrati. Il cibo a base proteica migliore da dare alle tartarughe Trachemys è il pesce di lago o fiume fresco. In caso di cura in cattività è giusto sapere che da piccole devono mangiare una volta al giorno e la quantità deve essere equivalente alla testa della tartaruga. Con l'avanzare dell'età la dieta deve variare e al pesce si aggiungeranno i vegetali. Una volta adulte è giusto che mangino in media ogni 2-3 giorni. In natura queste tartarughe prediligono piante acquatiche, ma in assenza di queste gli allevatori potranno dare foglie di tarassaco, cicoria, radicchio, basilico, zucchina, carota, piselli. Sarebbe meglio evitare l'insalata, eccetto la lattuga romana, in quanto può dare qualche problema durante la digestione.
    In commercio vengono trovati facilmente dei mangimi in pellet che contengono sali minerali e vitamine. Vanno integrati nella dieta delle tartarughe come degli snack. Sul mercato sono molto diffusi i gamberetti secchi "gammarus" che vengono usati da molti allevatori inesperti come mangime principale per le Trachemys ma in realtà questo mangime è assolutamente sconsigliato in quanto è solo l'esoscheletro del gamberetto, privo di vitamine e ad alto contenuto proteico. I gamberetti secchi possono essere usati come snack ma vanno somministrati raramente e non devono sostituire un pasto. Una cattiva alimentazione è alla base della maggior parte delle morti di questi animali.
    È invece obbligatorio, per i primi anni di vita e nell'uscita dal letargo, la presenza di un osso di seppia nella vasca. Gli ossi di seppia sono reperibili dal pescivendolo o nei negozi di animali in quanto vengono venduti per gli uccelli in gabbia. È necessario poiché fornisce il calcio per far crescere nel modo corretto il guscio della piccola Trachemys. Essendo le tartarughe di natura molto sensibili allo stress, causato anche da un suono troppo forte o dal variare del cibo, impiegherà qualche giorno di tempo per imparare a mangiare tutto (soprattutto se in giovane età). Eccetto le verdure, che saranno con molta probabilità rifiutate. Un sistema efficace per darla loro in pasto con facilità è sporcare le verdure con del pesce in modo che esse ne prendano l'odore e la tartaruga sia più invogliata a mangiarla.

    Allevamento:
    Le tartarughe acquatiche possono essere ospitate in laghetti, stagni oppure acquaterrari.
    In acquaterrario ogni tartaruga necessita per sé almeno 30 litri d'acqua da baby. L'acqua deve essere alta almeno 7cm quando sono baby e almeno 35cm da adulte.
    Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta. Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di luce a raggi ultravioletti A e B in caso di mancanza di luce solare diretta.
    Le temperature ottimali vanno dai 18 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; la temperatura va mantenuta a questi parametri mediante l'uso di un riscaldatore per acquari. L'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50-60%.
    Se tenute all'esterno devono essere poste in un posto soleggiato dove possano ricevere almeno 8 ore di sole al giorno con presente una zona d'ombra in cui rifugiarsi in caso di caldo eccessivo. Il sole è infatti importantissimo per la crescita di questi rettili in quanto è una fonte di raggi ultravioletti.
    Se invece sono tenute in casa le tartarughe non possono ricevere raggi ultravioletti e quindi rischiano di incorrere nell'ipocalcemia (uno dei sintomi è il guscio morbido e l'arresto della crescita). In casa sarà infatti necessario avere una lampada ad ultravioletti B (si consiglia 5% oppure 7-8%, da non confondere con la lampada spot!). Questa lampada dovrà essere accesa almeno 10 ore al giorno e dovrà essere puntata a 25cm di distanza dalla zona emersa su cui fanno basking questi animali.
    Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di centimetri di carapace in lunghezza, andrebbero alloggiate all'aperto (in un apposito laghetto oppure in grandi vasche poste all'esterno) per tutto l'anno, eccezione fatta per le aree montane dove si consiglia il ricovero invernale in un locale non riscaldato. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di tenerle tutto l'anno in un acquaterrario 100x50x50 (1 esemplare) o 120x60x60 (2 esemplari) a seconda della grandezza che hanno. Per individui adulti la capienza dell'acquaterrario dev'essere di almeno 200 litri. In laghetto sarebbe meglio che non scendesse sotto i 500 litri.
    Risentono molto dello stress per cui è meglio non stuzzicarle.

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    Foto dell'utente monik72 di tartarugando.it


    La tutela della Trachemys in Italia:
    La Trachemys è inserita nell’ elenco mondiale delle 100 specie più invasive.
    Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell’autoctona Emys orbicularis. Tale luogo comune è in contrasto con innumerevoli studi italiani ed europei evidenziano che la specie nei primi anni di vita è prevalentemente insettivora e da adulta è prettamente vegetariana ed opportunistica, con scarse capacità predatorie, al contrario della prettamente carnivora Emys Orbicularis, inoltre non sono stati evidenziati casi di predazione alla piccola fauna simpatrica, pesci e pulli di ‘’ralli’’ e di ‘’anaditi’’.

    Si stima che in Italia ogni anno giungano circa 900.000 testuggini l’anno e l’abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d’acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti capaci di superare con un fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari. Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che negli le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi. La sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per predazione a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
    Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a scomparire in alcune decine di anni per la sua incapacità di riprodursi e quindi sia da ritenere sì alloctona ma non specie acclimatata.

    In Italia le tartarughe appartenenti al genere Trachemys rientrano nella categoria degli animali alloctoni (animali non originari dei nostri territori) e pertanto è severamente vietato l'abbandono ed il loro rilascio in ambienti nostrani (laghetti e canali). Oggi la diffusione incontrollata di specie animali alloctone è riconosciuta a livello mondiale come uno dei principali motivi di perdita della biodiversità, seconda solo alla perdita e distruzione degli habitat (inquinamento, caccia, pesca, cementificazione e deforestazione). Costituisce quindi un grave impatto ambientale. Il crimine dell'abbandono di queste tartarughe è regolamentato dalle seguenti leggi:

    1. Maltrattamento animale e abbandono

    2. Danni ambientali provocati dalla liberazione in natura di animali alloctoni

    I trasgressori possono quindi incorrere in pesanti sanzioni amministrative e penali.

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    Ciao a tutti, mi chiamo Matteo ho 19 anni sono delle zone di Milano e frequento l'università. Ho la passione per gli animali specialmente quelli marini infatti sto frequentando scienze e tecnologie biologiche per poi fare la magistrale e specializzarmi in biologia marina ^_^ . Sono un ragazzo solare a cui piace uscire con gli amici la sera e scherzare ma quando c'è da impegnarsi non si tira indietro spero di trovare molte persone con cui discutere dei più svariati argomenti :)
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    La siglia C.I.T.E.S. sta per "Convention on the International Trade of Endangered Species" (Convenzione sul commercio internazionale di specie in pericolo di estinzione), meglio conosciuto come "Convenzione di Washington" perché firmata, dai paesi aderenti, nella capitale statunitense il 3 marzo 1973 (il trattato é stato successivamente ratificato dall'Italia con Legge n. 874 del 19/12/1975 ed applicato molto più tardi). Ora vi aderiscono 160 Paesi.
    Ogni Paese ha una propria autorità di Gestione che, per l'Italia, è il Ministero dell'Ambiente. Le autorità amministrative italiane che, invece, possono emettere licenze e certificati per il settore Cites sono il ministero dello Sviluppo Economico (licenze di importazione ed esportazione) e quello Ministero delle politiche agricole e forestali tramite il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato (notifiche di importazioni, certificati di riesportazione e certificati comunitari).
    La C.I.T.E.S. è nata dall'esigenza di controllare il commercio di animali e piante in via d'estinzione. Ha quindi la funzione di limitare lo sfruttamento commerciale di questi animali, una delle cause principali dell'estinzione in natura di numerose specie.

    La Cites comprende due allegati o appendici in cui vengono elencate le specie protette.
    Nel primo allegato (A) vi sono gli animali o le piante di cui è vietato il commercio se non scopi speciali autorizzati dallo Stato.
    Nel secondo allegato (B) vi sono gli animali o le piante che non necessariamente sono in via d'estinzione ma che sono controllati dallo Stato (probabilmente sono pericolosi per l'uomo). Quindi sono ancora passibili di cattura e vendita purché in accordo con la legge. Questi animali o piante vengono messi sotto controllo su richiesta di collaborazione di uno dei Paesi aderenti alla cites per evitarne un traffico illegale.
    Le specie possono essere aggiunte o rimosse dalle appendici a seconda di ciò che ritengono giusto i Paesi sottoscrittori.
    Singole popolazioni di una specie possono avere diversi bisogni a livello di conservazione e quindi essere incluse in diverse appendici.

    Il prodotto protetto dalla convenzione Cites non può essere ceduto: senza una certificazione quel prodotto è sicuramente di origine illecita. Se, invece, viene venduto con una certificazione, questa deve essere sottoposta al vaglio del Cites.
    Chiunque acquisti una specie inserita in una delle due liste deve ricevere un documento che riferisca precisamente il numero di Cites dello stesso e nel caso l'animale in questione si riproduca presso un privato questo dovrà rilasciare almeno un documento firmato e completo dei suoi dati, indicante la data della denuncia di nascita che ha depositato, presso la Forestale. Questa dichiarazione (denuncia dichiarativa di nascita in cattività) va obbligatoriamente fatta ogni volta che ci sono nascite ed entro dieci giorni dall'evento. La comunicazione non deve necessariamente essere fatta per raccomandata, ma è bene telefonare per avere conferma della registrazione.
    Le informazioni da fornire sono: i dati del dichiarante; la data di nascita dei soggetti; il numero dei nati; l'indicazione della specie (nome scientifico e nome comune) e, se possibile, il sesso dei soggetti. Una volta ricevuta la denuncia, l'ente apporrà un timbro di ricezione e la protocollerà, potrà quindi inviandovi in risposta una raccomandata in cui è indicato il numero di protocollo (che avrà la stessa funzione di una Cites).

    Nel caso dei negozi di animali questo documento potrebbe teoricamente consistere nello scontrino fiscale ed in una fotocopia del documento di acquisizione con cui il negoziante stesso ha ottenuto i suoi esemplari.
    Le sanzioni per chi importa illegalmente specie Cites sono molto pesanti e variano a seconda dell'appendice e della destinazione (se i beni sono destinati al commercio o all'uso personale).

    La Cites era nata per controllare il numero degli animali a rischio che vengono presi in natura per evitare di impoverire gli stock selvatici.
    La normativa che regola la detenzione/commercio delle specie in CITES è stata modificata più volte.


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    Mi spiace tanto, purtroppo sono incidenti che capitano. I gatti hanno questo istinto di aggredire, qualcosa che non può essere abolito. Capisco quello che provi perché i gatti della mia vicina ogni estate tentano di uccidere le mie tartarughe, per fortuna loro sono grandi e sanno difendersi, ma questo non esclude che spesso vengono graffiate.
    Questo non mi porta ad odiare tutti i gatti, ma non posso negare che in certi momenti mi diano antipatia.
    Ad ogni modo per risolvere (o comunque migliorare) questo problema ho comprato uno spray repellente apposito per infastidire i gatti e i cani, in modo che non si avvicinino allo stagno. Questo spray è inodore per noi umani, quindi volendo potresti comprarne uno anche tu nel caso volessi riprovare ad allevare volatili.
    Da ciò che leggo dagli altri però dovresti rivedere un po' la stabulazione, perché nessun allevatore deve mai avere il dubbio che la gabbia sia chiusa o meno. Nel caso in cui la gabbia abbia problemi e si apra, compra un lucchetto e tieni le chiavi appese alla gabbia. Così sarai sicura che solo un essere umano può aver aperto la gabbia e allora lì la colpa non ricadrà sul gatto, ma su chi si è dimenticato la gabbia aperta.
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    Bellissima puntata!

    " Il Frisone......"
    "......eh ragazzi......"

    ahahahahahahahaha :D
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    FIOCCO è un meraviglioso cucciolo di circa 3 mesi, di taglia molto piccola.
    E' stato recuperato da un parco di una piscina comunale insieme alle sue cinque sorelline.
    E' stato vaccinato e non appena raggiungerà la maturità sessuale verrà castrato.
    Si trova a Roma ma per una buona adozione siamo disponibili a spostarlo.
    Per info o adozione, scriveteci una mail a: [email protected]
17 replies since 3/6/2012
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