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Posts written by Fiore di Maracuja

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    Ciao Chiara ^^
    Io sono Fiore, prima non ho potuto darti il benvenuto perché avevo le mani in pasta xD beh, sicuramente ti troverai bene qui, anche perché conosci il nostro Mario ehehe

    Ci si vede in giro! Ciao!
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    Introduzione:
    Il Chromobotia macracanthus è un pesce tropicale d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cobitidae, proviene dall'Asia, originario dell'Indonesia. Fino a qualche anno fa era conosciuto con il nome di "Botia Macracantha" sebbene il suo soprannome più gettonato sia "Botia Pagliaccio". Dato che la pronuncia deriva dall'indiano, è un errore pronunciare il nome di questa specie secondo la tradizione latina ( pronuncia latina: "boxia") ed è invece corretta la pronuncia letterale "botia".
    È un pesce che può raggiungere senza problemi i 30cm di lunghezza ed arriva a vivere anche 50 anni in cattività. Dato che raggiunge senza problemi queste lunghezze, necessita di molto spazio per non restare rachitico, e cioè non può essere allevato in vasche inferiori ai 200litri. Per farli crescere nella maniera corretta si necessita di anche 500 litri.
    Questo animale ha abitudini prevalentemente notturne ma è possibile vederlo in attività anche di giorno. È consigliato avere luci tenui durante il giorno per vedere una maggiore attività e non disturbare troppo l'animale, che considera la luce intensa un ulteriore stress. Durante il giorno adora restare negli incavi dei tronchi ed in ogni altro luogo ritenuto sicuro e oscuro. Fate attenzione dunque che le pietre e le decorazioni non siano taglienti perché non è raro che si feriscano per infilarsi in anfratti oscuri e stretti.
    È un pesce gregario, questo vuol dire che deve vivere in comunità con minimo 3 esemplari della stessa razza. Nonostante ciò può manifestare delle abitudini territoriali e aggressività. Tuttavia convive facilmente con tutti gli altri pesci che hanno gli stessi bisogni, l'importante è che siano pacifici.
    Non tollerano gli sbalzi termici, che li fanno ammalare o morire sul colpo, né un ph superiore al 7 (infatti devono stare a ph 6/6,5) e l'acqua deve essere sempre ben ossigenata.
    Uno dei problemi legati a questa specie è che viene difficilmente riprodotta in cattività e in allevamento, ragion per cui spesso e volentieri si trovano sul mercato animali catturati in natura e quindi destinati ad avere vita breve in acquario.
    Non è raro che esemplari giovani appena comprati, al trasferimento in acquario smettano di mangiare e muoiano poco dopo.

    Abitudini uniche di questa specie: emette dei suoni simili a scoppiettii che possono far spaventare il padrone perché non sempre i venditori avvertono di questa particolarità. Questi scoppiettii possono presentarsi a tutte le ore del giorno, anche di notte (esperienza di vita ahimé...).
    In età adulta, in un momento critico, come durante uno scontro o quando devono difendere qualcosa (cibo, tana...), il colore di questo animale schiarisce leggermente (esattamente come succede agli Ancistrus) e si presentano come delle striscioline verticali più scure rispetto al resto della livrea. Il colore tornerà normale nel giro di un'ora.
    Dormono in qualsiasi posizione, sdraiati di lato, a pancia in su, in obliquo, in equilibrio sulla punta del muso, su una pinna, sull'aeratore (adora praticare l'idromassaggio)... possono nuotare anche di lato, sebbene lo facciano raramente per giocare.

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    Caratteristiche della specie:
    Sono animali gregari che crescono molto in poco tempo.
    Il corpo è affusolato, con il ventre piatto e il dorso incurvato, le pinne sono piccole e colorate di rosso e nero, la bocca è riversa verso il basso in quanto è un pesce da fondo che setaccia il terreno per nutrirsi. Intorno alla bocca sono presenti 4 bargigli che l'animale scuote in continuazione per nutrirsi ed avere informazioni sul mondo circostante usandoli come sensori.
    Sono animali con una profonda consapevolezza delle proprie forme, questo perché sono anch'essi dotati del sistema sensoriale denominato "linea laterale" (organi ricettori che hanno sede sui fianchi dell'animale) che si presenta come una linea dritta sui fianchi dell'animale.
    È dotato di piccole escrescenze ossee paragonabili a delle spine sui lati della testa.
    I colori del Chromobotia Macracanthus possono essere grigio con 3 bande nere o ocra/arancione con 3 bande nere. Il ventre tende a schiarirsi, fino a diventare bianco. Da adulti il colore diminuisce fino a diventare beige/giallastro mentre le pinne non scoloriscono mai.
    Il sesso non è riconoscibile a vista, ragion per cui si può scoprire solo durante il periodo dell'accoppiamento.
    La riproduzione in acquario è quasi impossibile.
    Semmai vi dovesse accadere, sappiate che siete stati fortunatissimi e avete presieduto ad un evento molto raro! Infatti questi animali si riproducono solo se raggiungono particolari lunghezze e un'età avanzata, come 20/30 anni. L'accoppiamento e il periodo del calore è preceduto da alcune settimane di agitazione e comportamento insolito, come aggressività e istinto predatorio. Infatti potrebbero uccidere altri coinquilini della vasca per cibarsene. Quando si sviluppa questo comportamento i pesci cominceranno a rifiutare il cibo comune, preferendo mangiare solo pesce crudo. Le uova sono dorate e gli adulti adorano mangiarle, ragion per cui è raro che facciano le uova ed è ancora più raro che non muoiano in seguito a complicanze o a cannibalismo da parte dei genitori. Questa è la ragione per cui quasi tutti gli esemplari in vendita derivano dalla cattura allo stato brado.
    Necessità della specie: temperatura: compresa tra i 24°C e i 29°C, è molto sensibile agli sbalzi termici.
    Ph: l'acqua deve avere una acidità moderata, l'ideale sarebbe 6,5 ma resistono anche a 6 o 7.
    Gh: l'acqua deve avere una durezza relativamente dolce, compresa tra i 10°f e i 14°f.
    Ha bisogno di un acquario ben ventilato e con un'alta ossigenazione.

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    Alimentazione:
    Il Chromobotia Macracanthus è un pesce onnivoro sebbene preferisca nutrirsi di elementi animali.
    Si ciba di piccoli crostacei, vermi, vegetali e pesciolini più piccoli.
    È chiamato il "mangialumache" poiché adora cibarsi di lumache (usa i bargigli per scovarle) e questa è la ragione per cui viene usato per disinfestare l'acquario da lumache e non può convivere con neritine o ampullarie.
    In commercio si troveranno molti mangimi in pastiglie per questi animali. I più graditi sono "Vipachips" della Sera e "Viformo" della Sera.
    L'alimentazione deve essere il più varia possibile e quindi oltre alle pastiglie da fondo vanno date anche verdure.
    Vegetali che possono essere dati sono: bolliti o sbollentati --> patate, carote, zucchine, spinaci, peperoni, aglio, cipolla, piselli, fagioli (tutti i legumi, basta che siano molto cotti)... mentre crude --> raramente piccoli pezzi di mela, cicoria, erbe di campo, spinaci, insalata, radicchio etc etc
    Alimenti animali che possono essere dati: piccoli gamberetti sbucciati, cozze, vongole, tutti i crostacei (sia vivi che morti), pezzettini di pesce, piccoli latterini, artemie, larve (di zanzara e altri insetti), vermi...
    Vanno nutriti con razioni bilanciate poco e spesso, ma fate attenzione a non nutrirli troppo perché tendono ad ingrassare con grande facilità.
    Per essere sano il nostro pesce deve avere un aspetto rotondeggiante, salubre ma non obeso.

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    Malattie:
    È un animale che si ammala con facilità ed è purtroppo riluttante a guarire. Presenta una sorta di intolleranza e problemi a sopportare cure mediche ed è questa la ragione per cui potrà capitare di vedere un peggioramento in seguito alla somministrazione di medicine.
    Sono facili prede dei parassiti cutanei in quanto le squame presenti sulla loro pelle sono minuscole e non visibili ad occhio nudo. Allo stesso modo i parassiti protozoi ne approfittano e l'animale rischia molto.
    Uno dei protozoi che aggredisce il Chromobotia Macracanthus con molta frequenza è l'Ichthyophthirius. Questo protozoo causa l'ittoftiriasi, conosciuta in gergo come "malattia dei puntini bianchi" proprio perché sulla pelle dell'animale colpito compaiono dei puntini bianchi.
    Altri sintomi dell'ittioftiriasi sono inappetenza, depressione, difficoltà respiratorie, stazionamento sul fondo o in superficie, prurito (il pesce continuerà a strusciarsi contro qualsiasi cosa). Essa può essere causata da stress, alterazione dei valori dell'acqua, sbalzi termici, denutrizione etc etc.
    Cura per l'ittioftiriasi nel Chromobotia Macracanthus: alzare la temperatura dal termostato (con gradualità, non repentinamente) fino ad arrivare a 28°, al massimo 30°. Intervenire con un antiparassitario apposito oppure ricorrere ad un processo casalingo.
    Spostare le piante dall'acquario perché i prodotti che verranno usati con molta probabilità gli arrecheranno danno.
    Miscelare un poco di sale marino con dell'acqua in una ciotola, finché non si è completamente sciolto, dopodiché riversare il contenuto in acquario in modo da disinfettare e aiutare la riparazione dei tessuti danneggiati. La dose del sale deve essere pari ad un cucchiaio (o mezzo cucchiaio) ogni 10 litri.
    Comperare in farmacia qualche grammo di "Blu di Metilene" in polvere (non compratene più di 5 grammi se avete un acquario inferiore ai 500 litri). Miscelare in un bicchiere d'acqua 2 grammi di Blu di Metilene. Fare molta attenzione perché è un elemento con altissime capacità macchianti. Versare il quantitativo di 1 goccia del composto ottenuto ogni 10 litri d'acqua in acquario.
    Se avete un acquario da 100 litri versate 10 gocce, se ne avete uno da 200 versate 20/25 gocce.
    Effettuate questa terapia sia la mattina che la sera.
    Continuare con la terapia finché i puntini bianchi non sono scomparsi.
    Attenzione, il blu di metilene potrebbe portare ad una moria di batteri nel filtro causando un pallore in acquario, non vi preoccupate, dopo qualche settimana tornerà tutto alla normalità.

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    Introduzione:
    Il canarino, il cui nome scientifico è Serinus canaria, è un uccello da canto della famiglia dei Fringillidi e pertanto è un parente dei fringuelli.
    Si presume che sia originario delle isole Canarie (da cui prende il nome), delle Azzorre e dell'isola Madera e il suo habitat naturale è quindi dato da un clima mite e temperato con tendenze tropicali. È solito vivere in aree semi-aperte, come frutteti, sottoboschi o cespugli, dove nidifica e passa le sue giornate.
    I canarini sono allevati da secoli per il loro aspetto allegro e il loro canto argenteo che lo ha sempre reso apprezzato e gli ha assicurato un posto nella storia.
    Cominciò ad essere allevato agli inizi del XV secolo ad opera degli Spagnoli, che lo portarono in tutta Europa, e in principio si poteva trovare questo animale solo nelle case dei nobili poiché il loro costo era molto elevato. Col tempo si diffusero anche fra il volgo, difatti i canarini un tempo erano di norma usati nelle miniere di carbone come primitivo sistema di allarme poiché la presenza di gas tossici nelle miniere avrebbe ucciso i canarini prima ancora di avere effetto sui minatori. Poiché i canarini tendono a cantare per gran parte del tempo, fornivano a questo scopo un segnale visibile e udibile. L'uso dei canarini nelle miniere britanniche non venne abbandonato prima del 1986.
    Ora il canarino è uno dei più famosi uccelli da gabbia che esistano e ne sono state selezionate molte sottospecie che si differenziano per via dei diversi colori del piumaggio.

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    Caratteristiche:
    È un animale molto aggraziato, con una forma rotondeggiante sul tronco e dal piumaggio serico e composto che aderisce al corpo. Raggiunge con difficoltà i 15cm di altezza. In medi non supera i 12cm.
    Il piumaggio, che può essere sia intenso che brinato, è molto vario poiché l'uomo ha selezionato diverse specie in base al colore. Pertanto le tonalità possono andare dal bianco al giallo, al verdognolo e anche al rosa e al rossastro etc
    Le ali sono piuttosto corte, non adatte a lunghi viaggi e aderiscono al corpo in modo che le punte si tocchino dietro la schiena, senza coprire la coda corta e stretta.
    Le zampe sono sottili e dalla pelle chiara, dotate di piccoli artigli per aggrapparsi meglio ai rami e arbusti.

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    Riproduzione:
    Per prima cosa si sceglia una coppia di canarini, maschio e femmina che presentino un piumaggio intenso o brinato e li si faccia conoscere (magari facendoli svernare insieme, in modo che si abituino al partner), poi avverrà l'accoppiamento. Il periodo di cova partirà da marzo e si protrarrà per alcuni mesi.
    Vi sono canarine che dimostrano di non essere all'altezza di costruire il nido in tal caso l'allevatore deve aiutarla. Il numero delle uova depositate varia da 3 a 5, raramente si arriva a 7.
    L'uovo espulso per primo ha una colorazione più chiara degli altri e viene chiamato "uovo azzurro". Le femmine tendono a dare inizio alla cova dopo aver deposto il secondo o il terzo uovo, il che rende opportuno togliere le uova a mano a mano che vengano deposte, sostituendole con uova finte per evitare una schiusa sfalsata con il rischio che gli ultimi nati vengano sopraffatti dai fratelli al momento dell'imbeccata. Le vere uova devono essere conservate entro una scatoletta imbottita di ovatta e rivoltate ogni giorno per evitare che il tuorlo si decentri rendendo più difficile la schiusa. L'incubazione dura tredici giorni, ma può prolungarsi fino a quattordici quindici giorni. È necessario mantenere un certo grado di umidità durante l'incubazione in modo che la schiusa sia più facile.
    Le canarine sentono il bisogno d'una certa penombra, il portanido va quindi schermato mediante un panno verde che ricordi il protettivo schermo della vegetazione. Verso il sesto settimo giorno di incubazione, ponendo le uova contro luce è possibile accertare se l'embrione è in fase di sviluppo. Infatti se l'uovo è fecondato, appare scuro in trasparenza, mentre quello sterile è più chiaro.
    Verso il diciottesimo giorno di vita il giovane canarino è completamente formato, pur distinguendosi chiaramente dagli adulti. Anche dopo usciti dal nido i piccoli continuano ad aver bisogno dell'imbeccata dei genitori, di regola fino ai venticinque giorni di eta', con una certa differenza in più o in meno per le razze tardive o precoci. Quasi sempre possono venir separati dai genitori verso il ventiseiesimo - ventottesimo giorno di vita.
    È consigliato non permettere alla canarina di effettuare più di due covate l'anno.

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    Alimentazione:
    I canarini vanno nutriti con una miscela di semi in quanto è prevalentemente un uccello granivoro, ma essa va regolarmente integrata con sostanze vegetali come la verdura e la frutta, con minerali e con un alimento di particolare valore proteico. Nei canarini da canto la tecnica di alimentazione e' strettamente connessa con la produzione di valenti cantori.
    Nel caso si voglia avere un comune canarino senza sottolineare le sue doti canore, si somministreranno semi di Niger, Ravizzone, Scagliola, Avena e anche Canapa, Lino e Cardo.
    Più volte a settimana si daranno vari tipi di lattuga, insalata, radicchio, legumi, broccoli, tarassaco, carota, cicoria e altri semi come il sesamo e il papavero. Le verdure vanno somministrate ben lavate e accuratamente asciugate, perché i vegetali intrisi d'acqua possono causare disturbi intestinali.
    In commercio si possono trovare le spighe di Panico da appendere alla gabbia e che sarà senza dubbio utile per il suo organismo.
    Per quanto riguarda la frutta, la mela è la più indicata e gradita da tutti i canarini, ma ugualmente accetti possono risultare gli altri frutti di stagione. Ogni tipo di frutta va somministrato in piccole porzioni tali da essere consumate prima che vadino a deteriorarsi.
    I canarini nel periodo della riproduzione, necessitano di maggiori sostanze proteiche sia per essi sia per la prole che devono imbeccare. A questi soggetti bisogna fornire un pastone apposito, il cosiddetto "pastoncino all'uovo", che molti allevatori preferiscono confezionare in casa.
    Tutti i canarini, durante l'anno, dovranno disporre di integrativi minerali, tra cui l'osso di seppia che si trova nei comuni negozi per animali.

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  4. .
    Mmm... beh, così su due piedi non saprei xD

    Quelli che mi vengono in mente ora sono:

    Anatra all'arancia e miele

    Gnocchi alla zucca

    Penne al salmone affumicato :B):
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    Ma sì tranquillo ^^ il mio parere non è oro colato, per cui non ritenerti in dovere di apportare tutte le cose che ho detto :) il forum è tuo, quindi sentiti libero di amministrarlo come preferisci ^_^
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    Tutto verrà giudicato su una scala da 1 a 10

    -Nome forum: 9 un bel nome, adatto ai temi trattati.

    -Prima occhiata: 7 nella homepage vi è molta intensità dei colori, che sono disposti in un modo un po' caotico, per lo più nella parte in basso. C'è tanto contrasto, non che sia negativo, ma ha i suoi effetti sulla vista. Inoltre l'effetto neve a volte mi infastidisce perché distrae da ciò che si sta cercando o impedisce una visuale completa. È immediatamente chiaro che il forum sia gestito da persone molto giovani e volenterose. Pertanto si capisce che l'obiettivo del forum sia principalmente attirare persone giovani.

    -Pagina pesante da caricare?: sì per via della mia connessione che fa schifo D: ma non c'entra con il forum in sé ^^

    -Grafica forum: 8
    Per chi, come me, ha una mente molto suscettibile a ciò che vede, l'insieme risulta un po' pesante (sarà che sono abituata a testi monocromatici e tutte queste sfumature di azzurro mi rimbambiscono xD).

    -Bellezza immagini: 10 sono fatte bene, non ritengo che vi sia nulla da modificare.

    -Rapporto con utenti: 10 finora ho visto persone educate e gentili, anche se ne ho viste poche :)

    -Messaggio personale: continuate sempre a migliorarvi ^^

    -Consigli: togliete la neve xD scherzi a parte, un forum deve essere principalmente un luogo di relax e condivisione, per cui ritengo che alcune regole siano un po' restrittive, come ad esempio l'obbligo di inserire un banner in firma. La firma deve essere personale e libera, se una persona non si sente di inserire un banner non deve essere obbligata. Io l'ho fatto perché volevo, senza leggere il regolamento che me lo "imponeva", perché se fosse stato così avrei semplicemente abbandonato il forum (tanto io non mi sono registrata su questo dominio).
    Ad ogni modo, dato che il forum è appena nato e non ha raggiunto ancora il suo culmine, ritengo che ci siano troppe sezioni. Ad esempio, esiste già la sezione "regole e supporto", non ha senso tenere anche una sezione "come faccio a fare..." perché è ovvio che sia già compreso in "supporto", o almeno questo è ciò che trasmette.

    Valutazione finale: ho fatto la media matematica e viene 8,8 xD ma io credo che sia meglio arrotondare a 9 :)

    Ecco, credo di non dover aggiungere altro ^^
  7. .
    Fiore di Maracuja
    Link presentazione
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    Ciao e benvenuto nel forum ^^

    Io sono Fiore, ti auguro una buona permanenza!
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    Grazie ^^
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    Mah, non l'ho misurato ma credo che sia intorno ai 13cm ^^
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    CITAZIONE (°*blugoccia*° @ 5/3/2013, 14:25) 
    Mamma miaaa!!! Che carinoooo!!!!! :D :3

    Si vede che è cresciuto un sacchissimo!!!
    Ed è dolceeee!!!! :3

    Domandina... è docile? .-.

    Grazie :D

    No non è affatto docile xD come vedi nelle foto cerca di attaccarmi e di ferirmi attraverso le sbarre ahaaha non a caso lo chiamano gambero killer :lol2:
    Ma io lo amo troppo :wub:
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    Ciao ragazzi :) oggi vi presento il mio gambero, che si chiama MSF (Mein Suss Flusskrebs xD).

    Si tratta di un esemplare di Procambarus Clarkii, anche detto gambero killer, di un anno e qualche mese.

    Vive in un vascone dell'ikea da 50 litri con filtro interno, alcune piante e delle lumachine (Melanoides Tubercolata).

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    Ed eccolo qui ^^

    Questo è quando aveva qualche mese ed era lungo 4cm :3

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    Qui alla sua terza muta

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    Qui a quasi 10 mesi

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    Ed ora

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    Lo adoro troppo <3
    Vi piace? ^^
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    Benvenuta ^^
    E buona permanenza :D
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    INTERVISTA A FIORE DI MARACUJA SUL PESCE ROSSO:

    www.spreaker.com/user/ariaimmaginaria/ve-pesce-rosso

    Introduzione:
    Il pesce rosso, nome scientifico Carassius auratus auratus è un pesce d'acqua dolce, appartenente alla famiglia dei Cyprinidae.
    Questa specie è originaria dell'Asia orientale e fu il primo pesce ad essere allevato in acquariofilia. Allevato e selezionato dal X secolo in Cina e diffuso in Europa alla fine del XVII secolo, il Carassio rosso raggiunge una lunghezza massima di 60 cm e un peso massimo di 3 kg (se provvisto di molto spazio). Può arrivare a vivere anche 50 anni.

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    Il pesce rosso in natura vive in fiumi, laghi e specchi d'acqua calma, fino ad una profondità massima di 20 metri. I pesci rossi e le altre carpe vengono messi spesso in acque stagnanti per ridurre la popolazione di zanzare. Va detto però che la loro introduzione ha spesso conseguenze negative sull'equilibrio dell'ecosistema locale in quanto sono animali molto voraci.
    Contrariamente a quanto si pensa il pesce rosso è un animale estremamente esigente in fatto di spazio. Vanno evitate categoricamente le bocce e altre vasche di forma assimilabile e le vaschette di litraggio inferiore ai 30 litri.
    Si stima infatti che un pesce rosso abbia bisogno di almeno 30 litri, oltre 50 per vivere bene, ma questi litraggi saranno ottimali soltanto finché il pesce è piccolo (fino a due o tre anni d'età). Considerando il fatto che è un animale molto socievole e soffre la solitudine si sconsiglia l'acquisto se non si è disposti ad acquistare un acquario di almeno 100/120 litri (che andrà bene per massimo due pesci), tenendo presente che queste dimensioni saranno comunque scarse qualora i pesci si riproducano o con l'avanzare dell'età.

    Caratteristiche:
    L'esemplare giovanile presenta un corpo più allungato rispetto all'esemplare adulto, con livrea dai colori sgargianti. L'adulto presenta un corpo più tozzo e solitamente più largo ai fianchi. La mancanza assoluta dei barbigli lo distingue dalla carpa.
    La livrea è variabile, solitamente giallo-oro ma esistono anche esemplari neri o a macchie. Il pesce rosso selvatico è quasi identico al pesce rosso comune e si può riconoscere con certezza solo mediante l'esame delle branchiospine in quanto da adulti in natura sono soliti perdere i loro colori sgargianti.
    Non si può avere una descrizione accurata della sua forma in quanto in seguito alle modifiche apportate dall'uomo nel corso dei secoli, ci sono centinaia di esemplari diversi.

    Carassio selvatico
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    Riproduzione e dimorfismo sessuale:
    Il sesso nel carassio non si riconosce fino ai 3/4 anni di età. Dopodiché la femmina ha uno slancio evolutivo che la porta a raddoppiare le sue dimensioni iniziali e a prendere peso. Il maschio ha uno sviluppo fisico più lento e nel periodo dell'accoppiamento (ma anche oltre solo che più flebili) presenta i tubercoli nuziali, punti bianchi che si formano sui loro opercoli (tessuto osseo che protegge la branchia) e serviranno nel corteggiamento. È quasi impossibile tentare di riconoscere il sesso attraverso la pinna anale in quanto le varietà di carassio rendono irriconoscibile il sesso data la lunghezza delle pinne ornamentali.ple

    Sono pesci prolifici, che in natura depongono le uova tra i vegetali ma in acquario lasciano le uova dove capita. La loro riproduzione principalmente ha luogo in primavera-estate quando le femmine, di gran lunga più numerose dei maschi, si radunano in grossi bacini non molto profondi e successivamente sono raggiunte dai maschi. La tecnica di corteggiamento è piuttosto lunga; durante questa fase, il maschio, una volta scelta la partner, comincia a solleticarle l'addome mediante speciali piccole protuberanze che prendono il nome di tubercoli nuziali. La femmina è palesemente più grossa del maschio, infatti contiene le uova; il corteggiamento può durare da poche ore a circa tre giorni, alla fine dei quali la femmina espelle le uova, ne può fare trentamila per ogni chilogrammo di peso del suo corpo. Le uova successivamente vengono fecondate dallo sperma maschile che però può vivere solamente trenta secondi nell'acqua, infatti la fecondazione è esterna al corpo materno. Dopo circa cinque giorni/una settimana, nascono le "larve" o "avannotti" che si nutriranno per i successivi nove giorni grazie al nutrimento del loro sacco vitellino. Col passare dei giorni, però, il sacco vitellino si esaurisce e fino a quando gli avannotti non impareranno a nutrirsi da soli, ci sarà un gran numero di morti. I superstiti diventeranno grandi come i genitori dopo circa cinque anni e raggiungeranno la maturità sessuale a due o tre anni di vita. Grazie alla grande prolificità, i pesci rossi reintrodotti in habitat favorevoli al loro sviluppo diventano infestanti e danneggiano l'equilibrio autoctono.

    Molto praticato fra i carassi eteromorfi (oranda, demekin, riukyn...) è la riproduzione assistita, in cui viene prelevato il seme maschile e le uova femminili e la riproduzione viete attuata dall'uomo.

    Alimentazione:
    In acquario si possono nutrire con gli appositi mangimi, preferibilmente a granuli sul fondale. Questo perché le scaglie tendono a rimanere sospese a pelo dell'acqua e i pesci ingerendole inghiottiscono una grande quantità di aria che può provocare loro problemi. Si consiglia di nutrirli due o tre volte al giorno con piccole quantità di cibo, in maniera che questo possa essere mangiato nell'arco di un paio di minuti, sia per non sporcare l'acqua sia perché questi pesci tendono ad ingozzarsi e rischiare seriamente di ammalarsi. La cosa migliore sarebbe di dar loro da mangiare cibi quali piselli bolliti, insalate, zucchine e carote bollite, mele, chicchi d'uva e verdure fresche a foglia verde come spinaci e tarassaco almeno una volta alla settimana per aiutare il loro metabolismo e evitare problemi alla vescica natatoria. La verdura va sbollentata in maniera che vada a fondo una volta inserita nell'acquario. Eventualmente la dieta andrebbe integrata con mangimi vivi, surgelati o liofilizzati, ad esempio larva di zanzara, dafnia o artemia salina. Una volta a settimana andrebbero lasciati a digiuno.

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    Spero vi piaccia ^^

    Edited by °*blugoccia*° - 4/5/2015, 21:22
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    Benvenuto :D
140 replies since 25/12/2010
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