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Chromobotia Macracanthus - botia pagliaccio

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    Introduzione:
    Il Chromobotia macracanthus è un pesce tropicale d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cobitidae, proviene dall'Asia, originario dell'Indonesia. Fino a qualche anno fa era conosciuto con il nome di "Botia Macracantha" sebbene il suo soprannome più gettonato sia "Botia Pagliaccio". Dato che la pronuncia deriva dall'indiano, è un errore pronunciare il nome di questa specie secondo la tradizione latina ( pronuncia latina: "boxia") ed è invece corretta la pronuncia letterale "botia".
    È un pesce che può raggiungere senza problemi i 30cm di lunghezza ed arriva a vivere anche 50 anni in cattività. Dato che raggiunge senza problemi queste lunghezze, necessita di molto spazio per non restare rachitico, e cioè non può essere allevato in vasche inferiori ai 200litri. Per farli crescere nella maniera corretta si necessita di anche 500 litri.
    Questo animale ha abitudini prevalentemente notturne ma è possibile vederlo in attività anche di giorno. È consigliato avere luci tenui durante il giorno per vedere una maggiore attività e non disturbare troppo l'animale, che considera la luce intensa un ulteriore stress. Durante il giorno adora restare negli incavi dei tronchi ed in ogni altro luogo ritenuto sicuro e oscuro. Fate attenzione dunque che le pietre e le decorazioni non siano taglienti perché non è raro che si feriscano per infilarsi in anfratti oscuri e stretti.
    È un pesce gregario, questo vuol dire che deve vivere in comunità con minimo 3 esemplari della stessa razza. Nonostante ciò può manifestare delle abitudini territoriali e aggressività. Tuttavia convive facilmente con tutti gli altri pesci che hanno gli stessi bisogni, l'importante è che siano pacifici.
    Non tollerano gli sbalzi termici, che li fanno ammalare o morire sul colpo, né un ph superiore al 7 (infatti devono stare a ph 6/6,5) e l'acqua deve essere sempre ben ossigenata.
    Uno dei problemi legati a questa specie è che viene difficilmente riprodotta in cattività e in allevamento, ragion per cui spesso e volentieri si trovano sul mercato animali catturati in natura e quindi destinati ad avere vita breve in acquario.
    Non è raro che esemplari giovani appena comprati, al trasferimento in acquario smettano di mangiare e muoiano poco dopo.

    Abitudini uniche di questa specie: emette dei suoni simili a scoppiettii che possono far spaventare il padrone perché non sempre i venditori avvertono di questa particolarità. Questi scoppiettii possono presentarsi a tutte le ore del giorno, anche di notte (esperienza di vita ahimé...).
    In età adulta, in un momento critico, come durante uno scontro o quando devono difendere qualcosa (cibo, tana...), il colore di questo animale schiarisce leggermente (esattamente come succede agli Ancistrus) e si presentano come delle striscioline verticali più scure rispetto al resto della livrea. Il colore tornerà normale nel giro di un'ora.
    Dormono in qualsiasi posizione, sdraiati di lato, a pancia in su, in obliquo, in equilibrio sulla punta del muso, su una pinna, sull'aeratore (adora praticare l'idromassaggio)... possono nuotare anche di lato, sebbene lo facciano raramente per giocare.

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    Caratteristiche della specie:
    Sono animali gregari che crescono molto in poco tempo.
    Il corpo è affusolato, con il ventre piatto e il dorso incurvato, le pinne sono piccole e colorate di rosso e nero, la bocca è riversa verso il basso in quanto è un pesce da fondo che setaccia il terreno per nutrirsi. Intorno alla bocca sono presenti 4 bargigli che l'animale scuote in continuazione per nutrirsi ed avere informazioni sul mondo circostante usandoli come sensori.
    Sono animali con una profonda consapevolezza delle proprie forme, questo perché sono anch'essi dotati del sistema sensoriale denominato "linea laterale" (organi ricettori che hanno sede sui fianchi dell'animale) che si presenta come una linea dritta sui fianchi dell'animale.
    È dotato di piccole escrescenze ossee paragonabili a delle spine sui lati della testa.
    I colori del Chromobotia Macracanthus possono essere grigio con 3 bande nere o ocra/arancione con 3 bande nere. Il ventre tende a schiarirsi, fino a diventare bianco. Da adulti il colore diminuisce fino a diventare beige/giallastro mentre le pinne non scoloriscono mai.
    Il sesso non è riconoscibile a vista, ragion per cui si può scoprire solo durante il periodo dell'accoppiamento.
    La riproduzione in acquario è quasi impossibile.
    Semmai vi dovesse accadere, sappiate che siete stati fortunatissimi e avete presieduto ad un evento molto raro! Infatti questi animali si riproducono solo se raggiungono particolari lunghezze e un'età avanzata, come 20/30 anni. L'accoppiamento e il periodo del calore è preceduto da alcune settimane di agitazione e comportamento insolito, come aggressività e istinto predatorio. Infatti potrebbero uccidere altri coinquilini della vasca per cibarsene. Quando si sviluppa questo comportamento i pesci cominceranno a rifiutare il cibo comune, preferendo mangiare solo pesce crudo. Le uova sono dorate e gli adulti adorano mangiarle, ragion per cui è raro che facciano le uova ed è ancora più raro che non muoiano in seguito a complicanze o a cannibalismo da parte dei genitori. Questa è la ragione per cui quasi tutti gli esemplari in vendita derivano dalla cattura allo stato brado.
    Necessità della specie: temperatura: compresa tra i 24°C e i 29°C, è molto sensibile agli sbalzi termici.
    Ph: l'acqua deve avere una acidità moderata, l'ideale sarebbe 6,5 ma resistono anche a 6 o 7.
    Gh: l'acqua deve avere una durezza relativamente dolce, compresa tra i 10°f e i 14°f.
    Ha bisogno di un acquario ben ventilato e con un'alta ossigenazione.

    Botia1

    Alimentazione:
    Il Chromobotia Macracanthus è un pesce onnivoro sebbene preferisca nutrirsi di elementi animali.
    Si ciba di piccoli crostacei, vermi, vegetali e pesciolini più piccoli.
    È chiamato il "mangialumache" poiché adora cibarsi di lumache (usa i bargigli per scovarle) e questa è la ragione per cui viene usato per disinfestare l'acquario da lumache e non può convivere con neritine o ampullarie.
    In commercio si troveranno molti mangimi in pastiglie per questi animali. I più graditi sono "Vipachips" della Sera e "Viformo" della Sera.
    L'alimentazione deve essere il più varia possibile e quindi oltre alle pastiglie da fondo vanno date anche verdure.
    Vegetali che possono essere dati sono: bolliti o sbollentati --> patate, carote, zucchine, spinaci, peperoni, aglio, cipolla, piselli, fagioli (tutti i legumi, basta che siano molto cotti)... mentre crude --> raramente piccoli pezzi di mela, cicoria, erbe di campo, spinaci, insalata, radicchio etc etc
    Alimenti animali che possono essere dati: piccoli gamberetti sbucciati, cozze, vongole, tutti i crostacei (sia vivi che morti), pezzettini di pesce, piccoli latterini, artemie, larve (di zanzara e altri insetti), vermi...
    Vanno nutriti con razioni bilanciate poco e spesso, ma fate attenzione a non nutrirli troppo perché tendono ad ingrassare con grande facilità.
    Per essere sano il nostro pesce deve avere un aspetto rotondeggiante, salubre ma non obeso.

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    Malattie:
    È un animale che si ammala con facilità ed è purtroppo riluttante a guarire. Presenta una sorta di intolleranza e problemi a sopportare cure mediche ed è questa la ragione per cui potrà capitare di vedere un peggioramento in seguito alla somministrazione di medicine.
    Sono facili prede dei parassiti cutanei in quanto le squame presenti sulla loro pelle sono minuscole e non visibili ad occhio nudo. Allo stesso modo i parassiti protozoi ne approfittano e l'animale rischia molto.
    Uno dei protozoi che aggredisce il Chromobotia Macracanthus con molta frequenza è l'Ichthyophthirius. Questo protozoo causa l'ittoftiriasi, conosciuta in gergo come "malattia dei puntini bianchi" proprio perché sulla pelle dell'animale colpito compaiono dei puntini bianchi.
    Altri sintomi dell'ittioftiriasi sono inappetenza, depressione, difficoltà respiratorie, stazionamento sul fondo o in superficie, prurito (il pesce continuerà a strusciarsi contro qualsiasi cosa). Essa può essere causata da stress, alterazione dei valori dell'acqua, sbalzi termici, denutrizione etc etc.
    Cura per l'ittioftiriasi nel Chromobotia Macracanthus: alzare la temperatura dal termostato (con gradualità, non repentinamente) fino ad arrivare a 28°, al massimo 30°. Intervenire con un antiparassitario apposito oppure ricorrere ad un processo casalingo.
    Spostare le piante dall'acquario perché i prodotti che verranno usati con molta probabilità gli arrecheranno danno.
    Miscelare un poco di sale marino con dell'acqua in una ciotola, finché non si è completamente sciolto, dopodiché riversare il contenuto in acquario in modo da disinfettare e aiutare la riparazione dei tessuti danneggiati. La dose del sale deve essere pari ad un cucchiaio (o mezzo cucchiaio) ogni 10 litri.
    Comperare in farmacia qualche grammo di "Blu di Metilene" in polvere (non compratene più di 5 grammi se avete un acquario inferiore ai 500 litri). Miscelare in un bicchiere d'acqua 2 grammi di Blu di Metilene. Fare molta attenzione perché è un elemento con altissime capacità macchianti. Versare il quantitativo di 1 goccia del composto ottenuto ogni 10 litri d'acqua in acquario.
    Se avete un acquario da 100 litri versate 10 gocce, se ne avete uno da 200 versate 20/25 gocce.
    Effettuate questa terapia sia la mattina che la sera.
    Continuare con la terapia finché i puntini bianchi non sono scomparsi.
    Attenzione, il blu di metilene potrebbe portare ad una moria di batteri nel filtro causando un pallore in acquario, non vi preoccupate, dopo qualche settimana tornerà tutto alla normalità.

    Chromobotia_macracanthus_EmmaTurner
     
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