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Il canarino

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    Introduzione:
    Il canarino, il cui nome scientifico è Serinus canaria, è un uccello da canto della famiglia dei Fringillidi e pertanto è un parente dei fringuelli.
    Si presume che sia originario delle isole Canarie (da cui prende il nome), delle Azzorre e dell'isola Madera e il suo habitat naturale è quindi dato da un clima mite e temperato con tendenze tropicali. È solito vivere in aree semi-aperte, come frutteti, sottoboschi o cespugli, dove nidifica e passa le sue giornate.
    I canarini sono allevati da secoli per il loro aspetto allegro e il loro canto argenteo che lo ha sempre reso apprezzato e gli ha assicurato un posto nella storia.
    Cominciò ad essere allevato agli inizi del XV secolo ad opera degli Spagnoli, che lo portarono in tutta Europa, e in principio si poteva trovare questo animale solo nelle case dei nobili poiché il loro costo era molto elevato. Col tempo si diffusero anche fra il volgo, difatti i canarini un tempo erano di norma usati nelle miniere di carbone come primitivo sistema di allarme poiché la presenza di gas tossici nelle miniere avrebbe ucciso i canarini prima ancora di avere effetto sui minatori. Poiché i canarini tendono a cantare per gran parte del tempo, fornivano a questo scopo un segnale visibile e udibile. L'uso dei canarini nelle miniere britanniche non venne abbandonato prima del 1986.
    Ora il canarino è uno dei più famosi uccelli da gabbia che esistano e ne sono state selezionate molte sottospecie che si differenziano per via dei diversi colori del piumaggio.

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    Caratteristiche:
    È un animale molto aggraziato, con una forma rotondeggiante sul tronco e dal piumaggio serico e composto che aderisce al corpo. Raggiunge con difficoltà i 15cm di altezza. In medi non supera i 12cm.
    Il piumaggio, che può essere sia intenso che brinato, è molto vario poiché l'uomo ha selezionato diverse specie in base al colore. Pertanto le tonalità possono andare dal bianco al giallo, al verdognolo e anche al rosa e al rossastro etc
    Le ali sono piuttosto corte, non adatte a lunghi viaggi e aderiscono al corpo in modo che le punte si tocchino dietro la schiena, senza coprire la coda corta e stretta.
    Le zampe sono sottili e dalla pelle chiara, dotate di piccoli artigli per aggrapparsi meglio ai rami e arbusti.

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    Riproduzione:
    Per prima cosa si sceglia una coppia di canarini, maschio e femmina che presentino un piumaggio intenso o brinato e li si faccia conoscere (magari facendoli svernare insieme, in modo che si abituino al partner), poi avverrà l'accoppiamento. Il periodo di cova partirà da marzo e si protrarrà per alcuni mesi.
    Vi sono canarine che dimostrano di non essere all'altezza di costruire il nido in tal caso l'allevatore deve aiutarla. Il numero delle uova depositate varia da 3 a 5, raramente si arriva a 7.
    L'uovo espulso per primo ha una colorazione più chiara degli altri e viene chiamato "uovo azzurro". Le femmine tendono a dare inizio alla cova dopo aver deposto il secondo o il terzo uovo, il che rende opportuno togliere le uova a mano a mano che vengano deposte, sostituendole con uova finte per evitare una schiusa sfalsata con il rischio che gli ultimi nati vengano sopraffatti dai fratelli al momento dell'imbeccata. Le vere uova devono essere conservate entro una scatoletta imbottita di ovatta e rivoltate ogni giorno per evitare che il tuorlo si decentri rendendo più difficile la schiusa. L'incubazione dura tredici giorni, ma può prolungarsi fino a quattordici quindici giorni. È necessario mantenere un certo grado di umidità durante l'incubazione in modo che la schiusa sia più facile.
    Le canarine sentono il bisogno d'una certa penombra, il portanido va quindi schermato mediante un panno verde che ricordi il protettivo schermo della vegetazione. Verso il sesto settimo giorno di incubazione, ponendo le uova contro luce è possibile accertare se l'embrione è in fase di sviluppo. Infatti se l'uovo è fecondato, appare scuro in trasparenza, mentre quello sterile è più chiaro.
    Verso il diciottesimo giorno di vita il giovane canarino è completamente formato, pur distinguendosi chiaramente dagli adulti. Anche dopo usciti dal nido i piccoli continuano ad aver bisogno dell'imbeccata dei genitori, di regola fino ai venticinque giorni di eta', con una certa differenza in più o in meno per le razze tardive o precoci. Quasi sempre possono venir separati dai genitori verso il ventiseiesimo - ventottesimo giorno di vita.
    È consigliato non permettere alla canarina di effettuare più di due covate l'anno.

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    Alimentazione:
    I canarini vanno nutriti con una miscela di semi in quanto è prevalentemente un uccello granivoro, ma essa va regolarmente integrata con sostanze vegetali come la verdura e la frutta, con minerali e con un alimento di particolare valore proteico. Nei canarini da canto la tecnica di alimentazione e' strettamente connessa con la produzione di valenti cantori.
    Nel caso si voglia avere un comune canarino senza sottolineare le sue doti canore, si somministreranno semi di Niger, Ravizzone, Scagliola, Avena e anche Canapa, Lino e Cardo.
    Più volte a settimana si daranno vari tipi di lattuga, insalata, radicchio, legumi, broccoli, tarassaco, carota, cicoria e altri semi come il sesamo e il papavero. Le verdure vanno somministrate ben lavate e accuratamente asciugate, perché i vegetali intrisi d'acqua possono causare disturbi intestinali.
    In commercio si possono trovare le spighe di Panico da appendere alla gabbia e che sarà senza dubbio utile per il suo organismo.
    Per quanto riguarda la frutta, la mela è la più indicata e gradita da tutti i canarini, ma ugualmente accetti possono risultare gli altri frutti di stagione. Ogni tipo di frutta va somministrato in piccole porzioni tali da essere consumate prima che vadino a deteriorarsi.
    I canarini nel periodo della riproduzione, necessitano di maggiori sostanze proteiche sia per essi sia per la prole che devono imbeccare. A questi soggetti bisogna fornire un pastone apposito, il cosiddetto "pastoncino all'uovo", che molti allevatori preferiscono confezionare in casa.
    Tutti i canarini, durante l'anno, dovranno disporre di integrativi minerali, tra cui l'osso di seppia che si trova nei comuni negozi per animali.

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