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La nascita dell'acquariofilia

la storia del pesce rosso

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    Un tempo:
    Non tutti sanno che l'acquariofilia è nata in Asia!
    I pesci della famiglia Cyprinidae (fra cui si collocano le carpe e i carassi) vennero allevati in Cina fin a partire dal la dinastia Song (960 - 1127). In principio veniva considerato come un animale sacro per via del suo colore molto particolare che lo rendeva simile all'oro zecchino e pertanto molto raro. Di conseguenza veniva allevato nei templi buddhisti e usato anche come metodo per facilitare la meditazione.
    Col passare degli anni gli imperatori decisero di provare ad allevarein cattività questi animali e fu così venne instaurato il primo commercio ittico non legato all'alimentazione.
    Col passare di 5 secoli, il pesce rosso, un tempo ospite di riguardo dei giardini imperiali, divenne un animale domestico del volgo, che lo mantenne in conche e grandi vasi per poterlo ammirare all'interno delle abitazioni.
    Nel frattempo le razze mutavano e divenivano sempre più appariscenti; a seconda della caratteristica del pesce che si voleva accentuare (la coda doppia o gli occhi estroflessi ad esempio) si isolavano gli esemplari con il tratto più marcato e si tentava di dare il via ad una nuova sottospecie. L'arte dell'allevamento valicò i confini della Cina e nel XVI secolo raggiunse il Giappone dove questo piccolo animale divenne sinonimo di vera e propria arte.
    Il primo paese ad importare il carassio in Europa fu il Portogallo che lo introdusse come decorazione nel XVIII secolo. In poco tempo la moda data dall'ostentazione nobiliare si diffuse toccando le grandi corti europee assolutiste quali Francia, Inghilterra e Austria. Il pesce rosso veniva considerato un gioiello che adornava le case e le tavolate dei ricchi nobili.
    Fino alla metà del XIX secolo, i vasi di terracotta restarono i contenitori adibiti all'allevamento dei carassi e solo grazie alla moderna lavorazione del vetro si giungerà alla creazione dell'acquario e delle bocce in cui tenerli.
    Il culto del pesce rosso in Europa cominciò a farsi sentire solo verso la metà del 1800, dove possiamo trovare allevamenti in Prussia, Germania, Francia e Inghilterra.
    In tutto questo testo l'Italia non è stata nominata nemmeno una volta! C'è un motivo: l'Italia era particolarmente frammentata in quei secoli (1400-1600) dove infuriava ancora l'ombra della Controriforma e i principi italiani erano tanti, con fondi finanziari relativamente modesti in confronto alle grandi corti europee e mossi da interessi particolaristici che portavano la nazione a focalizzarsi principalmente sulla politica. I diletti dell'Italia del Rinascimento erano prevalentemente concentrati sulla letteratura, arte, scultura, architettura, filosofia, filologia, scienza etc quindi arti quali culinaria, botanica e zoologia non erano particolarmente sviluppate.
    Verso la fine del 1800 in Italia venne introdotto questo simpatico pesce che trovò presto degli allevatori in Liguria ed Emilia Romagna.
    Agli inizi del XX secolo il carassio raggiunse anche l'America e l'Australia.

    Adesso:
    Adesso i più grandi allevamenti di carassi hanno ubicazione in America, in Giappone e in Inghilterra.
    Ora il pesce rosso è riconosciuto come uno degli animali da compagnia più apprezzato in tutto il mondo ma è anche uno degli animali che viene trattato peggio in assoluto. La sua grande diffusione ha dato come risultato un basso prezzo dell'animale e per colpa del commercio senza cuore i suoi diritti vengono continuamente infranti.
    La riproduzione selvaggia avutasi in Europa in seguito alla diffusione del carassio senza il rispetto delle forme e delle specie nate in Asia, ha generato intere generazioni di pesci rossi "ibridi", non di razza pura, bensì con un pedigree macchiato. Ciò ha portato ad una svalutazione economica ed estetica dell'animale.

    Esempio di carassio ibrido: in questo caso ryukin con carassio comune.
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    Aneddoti legati al carassio:
    1) In Francia una dama di compagnia d’origine indiana avrebbe regalato a madama de Pompadour alcuni pesci rossi soprattutto in riferimento al vero nome che era madama Poisson.
    2) Come dimostrazione della propria eleganza e finezza, il pranzo dato dal principe Potemkin per la sua amante Caterina II, divenne famoso poiché sui tavoli erano state poste delle bocce di vetro contenenti pesci rossi.
    3) Le nobildonne, durante il regno di Napoleone III, usavano adornarsi con delle piccole bocce di vetro che contenevano dei piccoli pesciolini rossi: li usavano come orecchini. che donne sceme


    Ciao!!
    Spero vi sia piaciuto :)
     
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0 replies since 14/1/2014, 08:10   33 views
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