Animando...

ciao....

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    No, non ha capito lui.
    Matteo, hai detto una cosa giustissima, ma questo riguarda i negozi di animali, non le adozioni che sono ben diverse dall'acquisto.

    Ti dirò, il mese scorso sono stato a Verona, a casa di Mario per una settimana. Mi ha portato alla sede della Lav dove offre volontariato e ti assicuro che era pieno di gatti in cerca di casa e criceti che ha Mario che appunto cercano casa. Molte associazioni li prendono addirittura dalla strada e offrono loro tetto, cibo, pulizie, spese veterinarie e quant'altro...non è mica un lavoro facile. Intano cercano loro casa.

    Il commercio va bloccato nei negozi di animali, lì non si dovrebbero acquistare animali, anche se sono condannati a soffrire. Ma adottarli sì, che è una cosa assai diversa!

    Edited by .Davide. - 24/9/2014, 17:54
     
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    Sì, infatti non riuscivo a seguire bene il discorso... :) adottare un animale è una cosa bellissima e dal mio punto di vista, è un dovere :)
     
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    Si, Matteo non ha ben chiaro il concetto di adozione, che come è già stato sottilineato è ben diverso di ACQUISTARE.

    Adottare significa.. prendersi un impegno, firmare un modulo adozione, stare in contatto con i volontari che hanno salvato l'animale per aggiornarli sulla salute e su tutto il resto.

    Per quanto mi riguarda, il commercio di animali andrebbe bloccato immediatamente.
     
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    Andrebbe fermato il commercio di alcuni animali (quasi tutti ma non proprio tutti):) altri non si trovano da adottare purtroppo e per allevarli i costi sono alti, quindi gli allevatori li vendono per poter mantenere le spese ;)
     
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    Ma sarebbe pure giusto lasciare che li vendano i negozianti, ma che almeno li tengano in buone condizioni, li trattino bene e si informino su questi ultimi.
    Invece no, per loro sono giocattoli, solo merce...e la cosa mi fa non poca rabbia. Spesso passo dinanzi ad uccellerie e vi sono una marea di gabbie senza acqua né cibo e devo entrare a farglielo notare...

    E' uno schifo, senza dignità...
     
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    CITAZIONE (.Davide. @ 24/9/2014, 18:08) 
    Ma sarebbe pure giusto lasciare che li vendano i negozianti, ma che almeno li tengano in buone condizioni, li trattino bene e si informino su questi ultimi.

    Non sono d'accordo. :)
    Quando si tratta di soldi, si possono mettere tutte le leggi e i regolamenti che si vuole per far sì che l'animale venga tenuto in buone condizioni... ma purtroppo il negoziante a cui non interessa niente della salute dell'animale ma solo ai soldi c'è sempre. E questo è solo uno dei motivi per cui sono in disaccordo. :)

    Leggete questa pagina... http://notizie.tiscali.it/socialnews/Grazi...elo-cambio.html
    La maggior parte degli animali che si trovano nei negozi provengono da allevamenti dove di criceti in una gabbia 30x40 ce ne stanno 50. Prima del trasporto che li porta al negozio, vengono buttati via quelli morti e tenuti quelli che sembrano in buone condizioni. I cuccioli ovviamente vengono sottratti alla madre prima dei tempi previsti dalla normativa vigente.

    Io sinceramente lo definirei orrore.

    Edited by °*blugoccia*° - 24/9/2014, 18:32
     
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    Ma appunto ho messo in conto se il negoziante FOSSE (periodo ipotetico) davvero interessato alla vita di un animale...e non parlo per mezzo di leggi, bensì di coscienza. ;)
     
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  8. cocodiamante
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    Si, penso che anche le adozioni non siano poi cosi giuste. Quegli animali arrivano sempre da una produzione di qualcuno, che se trova acquirenti (adozioni o vendite, poco cambia) continua a produrre.
     
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    E' lo scopo che è ben diverso, Matteo.
    Le associazioni per adozioni innanzitutto non ti chiedono soldi in cambio e ti cedo l'animale curato e in buone condizioni. Si preoccupano anche di chi lo cedono, non per nulla effettuano controlli pre affidi e vi sono delle carte che mettono tutto in regola.
    Da un negoziante è già tanto se te lo da senza malattie.

    Qui parliamo di coscienza di un volontariato come Mario ad un venditore.
    Direi che puoi capire da solo la differenza...

    Senza contare che la gente è pazza e continua a far accoppiare animali a gogo per guadagnare soldi dai negozianti o addirittura per abbandonarli o ucciderli. E la cosa fa schifo...
    Mo ti spiego...una persona fa accoppiare un animale e poi abbandona i cuccioli un cassonetto. Li trovano e li consegnano alle associazioni che offrono loro tutto ciò che t'ho detto senza badare a spese. E a questi ultimi trovano una casa e una famiglia che li ama e li rispetta. Il ciclo di riproduzione, di abbandono e di uccisione finisce qui. Non so se è chiaro. E' un aiuto, è un di più l'adozione...non è una cosa giusto per come pensi...
    E te lo dico e te lo confermo perché ho visto da vicino cosa fanno i volontariati e come si occupano degli animali...
     
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    Matteo, ti stai sbagliando. Non facciamo informazione errata, per favore.

    L'adozione, come sottolineato più volte, è completamente diversa dalla vendita.

    Vendita = Denaro. Adozione = salvare un animale da un'associazione onlus, che ha recuperato da una situazione disagiata.

    Ti consiglio di leggere questa pagina: http://www.vegamami.it/dalla-loro-parte/ci...are-un-animale/

    di cui quoto la parte finale:

    CITAZIONE
    La differenza sembra minima ma non lo è: gli animali dei rifugi sono sani e vaccinati invece, escludendo gli allevamenti seri, gli animali d’allevamento vivono in gabbie, diventando macchine per far soldi, ossia macchine da riproduzione, e i cuccioli spesso sono costretti a staccarsi presto dalla mamma e a compiere lunghi viaggi per raggiungere il paese dove saranno poi venduti nei negozi, spesso ammalandosi o peggio morendo prima del tempo.
     
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  11. Strawberry2103
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    ciao a tutti :)
    mi permetto di incollare una traduzione fatta da una dolce fanciulla da un sito tedesco. credo che potrà ben spiegare ed illustrare chiaramente le differenze tra trattamento da negozio, e trattamento presso la casa di un volontario che ama l'animalino soccorso :)

    1) La maggior parte dei venditori nei negozi di animali non hanno alcuna formazione specialistica e non si intendono di animali. Secondo la legge, deve essere sempre presente in negozio un venditore specializzato, ma teniamo presente che se ha ottenuto la specializzazione 20 anni prima, la sua preparazione sarà in ogni caso carente. Abbiamo fatto delle prove a campione e molti negozi non le hanno superate. La preparazione, nei negozi di animali, è normalmente orientata alla vendita, non alle necessità degli animali. La maggior parte di questi negozi hanno nei loro magazzini quasi solo gabbie piccole e dolcetti dannosi per i piccoli animali, e vendono queste cose assieme ad ogni bestiola. Ed il risultato è che quasi tutti i piccoli animali, dopo come prima, vengono nutriti in modo malsano e vivono in gabbie troppo piccole.
    "Ma perchè è così?" Perchè qui purtroppo la domanda determina l'offerta. I piccoli animali, in genere, vengono venduti come giocattoli per bambini: gabbie minuscole, semplice mangime pronto e dolcetti, sono tutto ciò che gli acquirenti desiderano, e perciò questo è quanto ricevono. Se ciò sia anche il giusto per gli animali, non interessa al proprietario del negozio, che vuole (e deve) fare profitto.
    Come in un negozio di alimentari si trovano in grandi quantità dolci, sigarette ed alcolici, benchè non siano consigliabili per la nostra salute, così nei negozi di animali si vendono molti prodotti che non fanno bene alle bestiole.


    2) Molti animali in vendita nei negozi provengono da allevamenti di massa, da cattivi allevatori, o da vivai per riproduzione. Anche se viene volentieri pubbilcizzata la provenienza da un certo allevamento, chi sa come davvero là stanno le cose? La realtà, nei grandi allevamenti di massa, è più o meno questa: i genitori vengono tenuti in piccolissime scatole da allevamento, spesso perfino senza nessun tipo di arredo all'infuori della lettiera. Questi animali sovente, in tutta la loro vita, non vedono mai la luce del giorno, non hanno nessun cambiamento; da mangiare ricevono solo il monotono pellet e trascorrono la loro breve vita come macchine da riproduzione. Conigli e porcellini d'india stanno in piccole umide stalle di legno all'aperto, esposti senza alcun riparo alle intemperie. Giornalmente passa un addetto, prende i piccoli da vendere ed elimina le bestiole morte. Poi sparge del mangime nelle scatole, e gli animali non ricevono altre attenzioni.
    Anche presso i cosiddetti " amorevoli allevatori di piccoli animali" , questi stanno abbastanza spesso in piccole scatole o gabbie all'aperto, e non sono tenuti molto meglio che presso i grandi allevamenti di massa.

    Alcuni negozi non separano affatto le bestiole secondo il sesso, ed invece domandano ai clienti di portare da loro i cuccioli indesiderati. Come i cuccioli vengano tenuti e nutriti da questi privati, non viene controllato da nessuno, ma viene raccontato che si tratta di un "amorevole allevamento privato". Ogni amorevole allevamento privato potrebbe anche consistere in una sovraffollata minigabbietta sul balcone od in cantina, dove gli animali vivono nella sporcizia....nessuno lo sa ed a nessuno interessa.
    Spesso piuttosto avviene, in questi allevamenti privati, che una coppia vive in una gabbietta e la femminuccia ogni due settimane partorisce i cuccioli, i quali a loro volta, dopo poche settimane, sono sessualmente maturi. Queste femminucce non fanno mai una pausa, e muoiono molto presto per lo stress.

    Se proprio volete acquistare il vostro animale in un allevamento, allora fatevi dare l'indirizzo ed andate sul posto voi stessi a controllare. Solo così potete essere sicuri che i cuccioli provengano da un buon allevamento.


    3) I cuccioli vengono tolti troppo presto alla madre. I motivi sono semplici: più breve è la permanenza del cucciolo nell'allevamento, più bassi sono i costi del mangime e della lettiera e le spese del lavoro. Molti clienti richiedono quei cucciolini graziosi, senza sapere cosa fanno a se stessi ed ai piccoli. Questi piccini normalmente non hanno ancora ben sviluppato il loro sistema immunitario, e perciò si ammalano facilmente. Molti di essi già non sopravvivono al trasporto ed alla vendita. Nei casi peggiori i cuccioli vengono tolti alla madre ancor prima dello svezzamento, affinchè essa possa restare subito incinta di una nuova cucciolata.

    Un altro punto importante, ma purtroppo sottovalutato, è questo: molto spesso questi giovani animali sono estremamente asociali, perchè non hanno potuto crescere assieme agli altri piccoli e imparare dagli adulti. Essi non sanno sottomettersi, non sanno trattare con i compagni; e la cosa si fa molto difficile quando devono essere integrati in nuovi gruppi. Questi animali mettono poi al mondo altri cuccioli incapaci di socializzare. E così animali sociali si trasformano in problematici animali mordaci e solitari, e questo naturalmente procura una grande frustrazione ai proprietari.


    4) Il trasporto dall'allevamento al negozio è terribilmente estenuante per gli animali. I cuccioli vengono posti in cassette e spediti col camion attraverso tutto il paese e gli Stati confinanti.
    In questi trasporti la percentuale dei cuccioli morti è del 20%. Va un po' meglio se l'allevamento si trova abbastanza vicino al negozio, ma lo stress è sempre grande.


    5) Purtroppo nei negozi quasi mai viene rispettata la quarantena per gli animali appena acquistati. I cuccioli vengono semplicemente gettati nel contenitore (gabbia, recinto) assieme agli altri animali già presenti, ed esponendoli così a tutti i germi possibili. A questo si deve aggiungere che i piccoli sono da subito costretti , trovandosi in un gruppo straniero, a lottare per difendere la loro posizione: per una piccola cavia di tre settimane, o per un cucciolo di coniglio di sei settimane si tratta di una grande sfida, soprattutto perchè le gabbie dei negozi sono quasi sempre troppo piccole, e come rifugi ci sono delle casette assolutamente inadeguate. Perciò i giovani animali di poche settimane di vita devono già combattere per la prima volta per il rango nel gruppo, e perfino per la loro vita; e devono continuare a lottare ogni giorno con nuovi animali appena arrivati.
    Per lo stress ed i molto agenti patogenti nella gabbia ( che vengono introdotti da molti diversi animali dai diversi allevamenti ), molti animali muoiono poco dopo la vendita. Ogni socializzazione è puro stress, e gli animali nei negozi devono sopportare tutto questo praticamente ogni giorno!


    6) Quasi nessun negozio di animali usa il cibo fresco. Per lo più vengono dati solo pelletts, cibo secco e, quando gli animali sono fortunati, carote. E così l'intestino dei piccoli viene danneggiato fin dall'inizio con una alimentazione sbagliata.


    7) Le femmine dei negozi sono spesso gravide già al momento dell'acquisto. Adesso molti negozi separano gli animali per sesso, ma tuttavia ci sono ancora sempre delle gravidanze indesiderate, perchè il personale non è in grado di attuare una distinzione dei sessi. Perfino per gli esperti non è semplice determinare il sesso su un cucciolo di poche settimane. Perciò continuano ad arrivare dei potenti maschietti nel recinto delle femmine.


    9) Molti piccoli animali, che dovrebbero in realtà vivere in gruppo, nei negozi vengono venduti singolarmente. Peggio ancora, i conigli vengono singolarmente venduti assieme alle cavie,affinchè non possano riprodursi. In modo totalmente senza scrupoli, si ignorano i bisogni degli animali e si dichiara che le specie diverse si capiranno benissimo.
    D'altra parte, succede continuamente che animali che dovrebbero assolutamente vivere da soli, come ad esempio i criceti (specialmente i dorati), vengono venduti a gruppi.


    10) Ci sono negozi che puntano su un trucco schifoso: la compassione! Tengono male gli animali appositamente, e piazzano quelli invendibili nelle gabbie più piccole, in zone del negozio dove non possono passare inosservati. Talvolta il venditore racconta anche una storia su quell'animale, in cui si descrive il motivo per cui l'animale non venne finora venduto. Con questo trucco si ottiene che gli amanti degli animali comperano quella povera bestiola per salvarla. Appena la gabbia è vuota, arriva un altro animale nelle stesse condizioni.
    In questo modo viene guadagnato molto denaro, ma non si aiutano gli animali. Questi animali "di scarto" sono spesso malati e socialmente disturbati e la maggior parte non può più vivere normalmente.

    Ma non sarebbero mai esistiti questi poveri animali, se delle persone compassionevoli non li avessero continuamente comperati. Se restassero invenduti, il negoziante pretenderebbe dall'allevatore solo animali sani. Allora l'allevatore, non avendo più compratori di animali malati, capirebbe di non poter più guadagnare con gli animali malati, e che sarebbe suo
    interesse tenerli meglio ( questa è la speranza....ma non posso nascondere che allevatori senza scrupoli uccidono semplicemente questi animali).

    Anche se tutti i proprietari di negozi di animali minimizzano queste condizioni o affermano che da loro le cose non stanno così, controllate voi stessi molto bene!

    Nessun negozio di animali potrebbe avere un buon guadagno, se curasse e tenesse gli animali come si deve.
     
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    Forse a Matteo non è chiara la provenienza degli animali dati in adozione... non ha nulla a che vedere con il lucro, nella maggior parte delle volte è solo frutto del randagismo (animali randagi che si riproducono e finché non vengono trovati dai volontari non saranno sterilizzati) e dall'ignoranza. Esistono infatti i pericolosissimi ignoranti convinti che la sterilizzazione sia contro natura (come se loro partorissero nei boschi, cacciassero le loro prede e le mangiassero crude e morissero di diarrea e raffreddore, secondo natura...) oppure che sono convinti che faccia male! In quel caso continuano a far riprodurre gli animali senza cognizione di causa. Teniamo bene in conto che questi individui sono denunciabili e nella maggior parte dei casi tengono i loro animali come oggetti e soprattutto senza documenti... le adozioni derivano da questi casi: animali che per una ragione o per un'altra si sono riprodotti e sono andati a infoltire i ranghi degli animali senza padrone (eh certo, i signori pro-natuta sono bravi a farli figliare, ma mai disposti a tenere la prole!).
    Adottare vuol dire prendere con sé uno di questi animali garantendo loro una vita dignitosa e amorevole.
    La piaga delle riproduzioni incontrollate è ancora purtroppo dilagante e finché la gente non capirà che deve porre fine a questa "epidemia" noi volontari non avremo pace.
    Quindi essere contrari alle adozioni... capirai anche tu... è una cosa ridicola oltre che parecchio offensiva nei confronti di tutti noi e del nostro operato ;) oltre che essere contrario alle adozioni rende imprescindibile odiare anche gli animali e quindi non una caratteristica di cui andiamo pazzi... :)
     
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  13. cocodiamante
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    Non ho detto di essere contrario alla adozioni in primis, poi come dicevo qualche post fa non ne so molto.
    Allora se è come dite, spero che TUTTI gli animali in adozione siano salvati dalla morte, e non da una persona che li ha fatti nascere e non li cura o li da alle associazioni per sbarazzarsene. Capito?
     
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  14. Luna di Sole
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    Benvenuto su Animando!! ^^ Come vedi, sul forum ci sono tanti esperti e tanti volontari di associazioni onlus. Anche io sapevo poco niente sulle adozioni e cose varie, ma ho imparato tutto grazie a Mario ^^ Ti auguro anche io una buona permanenza :D
     
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  15. cocodiamante
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    Grazie Luna :)
     
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36 replies since 23/9/2014, 14:58   265 views
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